REGGIO EMILIA – “Abbiamo bisogno di tutta la forza immaginativa del racconto per potere affrontare un presente difficile, che stende la sua ombra anche sul futuro”. Prendiamo in prestito le provvidenziali parole di Monica Morini, direttrice artistica di Reggionarra, per spiegare cosa rappresenta questo evento, dedicato ai più piccoli e giunto alla sua diciannovesima edizione.
Un evento che si terrà nel fine settimana del 23-25 maggio, che quest’anno ha come titolo “tutto è possibile” ed è dedicato alla figura, indimenticata e indimenticabile, di Carla Rinaldi. “Reggionarra parte dall’infanzia e parte da quel ‘tutto è possibile’ che è negli occhi dell’infanzia – le parole della Morini in sede di presentazione della kermesse – per accendere la città con piazze, biblioteche, parchi, musei, teatri. Le storie ci nutrono in un momento particolarmente cupo e ci dicono che il futuro non è finito, ma anzi è nelle nostre mani”.
L’infanzia, dunque, diventa il motore per riscoprire il mondo, ascoltarlo e immaginarlo migliore. Artisti e genitori narratori trasformeranno la città in un palcoscenico diffuso, offrendo spettacoli e narrazioni per bambini ma anche per adulti. L’evento si amplierà anche quest’anno a un Circuito off e ai comuni della provincia, grazie alla collaborazione delle biblioteche e del main sponsor Iren. “Vi aspettiamo tutti, il 22, alle 17.30, alla centrale idrica di Reggio Est. Anche questo è un modo per parlare di ambiente e sostenibilità”, l’invito di Arturo Bertoldi, responsabile di EduIren. Il programma completo è a disposizione sul sito di Reggionarra (www.reggionarra.it).
Reggionarra Carla Rinaldi Festival delle fiabe e dei racconti