REGGIO EMILIA – “E’ un tema che riteniamo basilare per chi vuole candidarsi”. Se il buongiorno si vede dal mattino, il tema legalità pare destinato a connotare, almeno in parte, la campagna elettorale per le elezioni regionali. Lo ha ribadito il capolista di Alleanza Verdi-Sinistra Paolo Burani a “Il graffio”, proprio mentre nelle ultime ore un altro candidato di Avs, Cosimo Pederzoli, ha fatto scattare una sorta di allerta a proposito della candidatura di Giuseppe Pagliani con Forza Italia. “È vero, l’avvocato Pagliani – scrive Pederzoli in una nota – è stato definitivamente prosciolto in Cassazione dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e le sentenze vanno rispettate. Ma gli atti processuali vanno letti e compresi. Nelle motivazioni della sentenza i giudici di secondo grado rimarcano come l’ex esponente del Popolo delle Libertà fosse consapevole di avere a che fare con mafiosi”.
A queste argomentazioni il capolista di Fratelli d’Italia Alessandro Aragona ha risposto così: “Le sentenze credo che debbano rimanere fuori dalla politica. A maggior ragione in casi come questi in cui le persone escono con piene assoluzione. Questi comunicati privino a ottenere l’obiettivo di essere tendenziosi e gettare in campo una palla avvelenata. Non è questo il modo di parlare di legalità”.
Sabato 11 ottobre ai microfoni di Tg Reggio il presidente di Libera don Luigi Ciotti aveva chiesto alle forze politiche di escludere dalle liste non solo persone che siano state condannate per fatti di mafia, ma anche chi abbia avuto contatti con la criminalità organizzata o comportamenti ambigui.
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