CADELBOSCO DI SOPRA (Reggio Emilia) – L’infortunio al ginocchio che stroncò la sua carriera quando aveva 18 anni, lo distrusse. Speranze e sogni svaniti di colpo. Fabrizio Maiello perse la testa. Entrò nel mondo della droga e della malavita. Fu autore di rapine e violenze. Progettò il sequestro del campione Gianfranco Zola.
Venne incarcerato un paio di volte e durante la seconda detenzione all’opg di Reggio, conobbe un detenuto portatore di handicap che gli cambiò la vita. A quel punto riscoprì il pallone e nel cortile del carcere realizzò il record del mondo di palleggi con la testa. Lungo il perimetro del penitenziario, con scarpe di fortuna, Fabrizio Maiello capì di poter ridare senso alla vita. La ritrovata fiducia in se stesso, lo portò ad aiutare un altro detenuto, vessato da tutti. Fu l’esperienza che gli cambiò la vita.
Oggi Fabrizio Maiello gira l’Italia per dire a tutti i giovani di non lasciarsi affascinare dalla droga e non farsi trascinare nel pantano della delinquenza. Lo fa attraverso un pallone, lui che a 58 anni e con un ginocchio sfasciato, non ha perso le sue doti di giocoliere e il suo entusiasmo per la vita. Da trent’anni vive nella nostra provincia: i primi 15 nell’opg, gli altri a Cadelbosco da cittadino libero, da lavoratore e da uomo che in carcere ha ritrovato se stesso e conosciuto colei che sarebbe poi diventata sua moglie. Racconteremo la sua storia stasera alle 21 con un’intervista a colui che è il recordman di palleggi e soprattutto il testimone del fatto che chi ha sbagliato può risorgere.
Telereggio Reggio Emilia Tg Reggio Fabrizio MaielloLa vita di Fabrizio Maiello: guarda l’intervista di Telereggio. VIDEO












