REGGIO EMILIA – Si è conclusa la stagione de “Il graffio”, la trasmissione di Telereggio dedicata all’attualità, in onda ogni giovedì.
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La prima puntata lo scorso 6 febbraio, in tempi non troppo sospetti, era stata dedicata all’allerta coronavirus, quando ancora non si sapeva che il covid avesse iniziato a circolare in Italia: al centro dell’attenzione, in quell’occasione, era finita la psicosi nei confronti della ristorazione cinese.
Aveva esordito così, con in studio un rappresentante della comunità cinese di Reggio, un infettivologo ed un sociologo, “Il graffio”, una delle novità del palinsesto 2019/20 della nostra emittente. Un programma nato con l’obiettivo di approfondire, con stile incalzante, i temi dell’attualità locale, mettendo a confronto i protagonisti della società reggiana, sia in studio, sia attraverso collegamenti esterni. E così nel corso delle 15 puntate, rigorosamente in diretta, sono finiti sotto i riflettori i grandi eventi, subito dopo la giornata Ferrari in città, ma anche la riqualificazione della zona della stazione ferroviaria storica di Reggio, alle prese con problemi di degrado e sicurezza, con una troupe sguinzagliata tra via Turri e via Paradisi.
Il 27 febbraio in studio erano ospiti i due tecnici reggiani rientrati da Whuan e poi rimasti in isolamento alla Cecchignola.
Un mese dopo, il 27 marzo, protagonista del dibattito il presidente della Regione Stefano Bonaccini, via skype da Bologna.
L’emergenza sanitaria e le sue conseguenze hanno tenuto banco durante i mesi di marzo, aprile e maggio con i contributi di medici, economisti, amministratori. Non è mancata una finestra dedicata allo sport, con il destino della Reggiana e del campionato di serie C, per concludere, nell’ultima tappa stagionale, con il soffermarsi sulle questioni legate a movida, eventi estivi e turismo.
Le puntate de “Il graffio” sono disponibili on domand sul nostro portale web reggionline.com.
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