REGGIO EMILIA – Dal coro della parrocchia di San Maurizio ai palcoscenici più importanti, prima come corista e successivamente come solista.
Il basso reggiano Franco Montorsi sarà ospite, oggi pomeriggio in diretta alle 15, dell’undicesima puntata del programma Il Salotto della Lirica, occasione per festeggiare i suoi sessant’anni di carriera. Insieme a lui ci sarà Ugo Bedeschi regista e presidente del Teatro De Andrè di Casalgrande.
Paragonato al marchigiano Mario Petri, celebre basso che acquisì fama grazie all’intuizione del maestro Herbert Von Karajan che lo fece conoscere al grande pubblico nel 1950, alla Scala come protagonista di Don Giovanni di Mozart, Franco Montorsi inizio il suo percorso nel 1961 al Teatro Municipale di Reggio dove prese parte, come corista, alla ormai celeberrima produzione de La bohème di Giacomo Puccini nella quale debuttò il tenore Luciano Pavarotti. Nell’occasione, il cast era composto da giovani preparati dal grande soprano Mafalda Favero.
Nel 1974 Montorsi vinse, come artista del coro, il concorso presso il Teatro Comunale di Bologna, dove rimase fino al 1999 quando, raggiunta la pensione, iniziò un’applaudita carriera di solista. Ha cantato al fianco di artisti quali Mirella Frani, Josè Carreras, Nicolai Ghiaurov e direttori d’orchestra quali Yuri Ahronovic, Piero Bellugi, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Daniel Oren e partecipa alle produzioni di “Fantasia in RE” dirette dal maestro Stefano Giaroli. Collabora come solista anche con la Corale Verdi di Parma.

Franco Montorsi in una intensa espressione sulla scena
Franco Montorsi è quello che, in gergo operistico, si definisce un comprimario di lusso. Il suo repertorio spazia dalle opere di Giuseppe Verdi (Ferrando nel Trovatore, debuttato al teatro de André di Casalgrande nel marzo 2007, durante la sua prima stagione; Monterone in Rigoletto; papa Leone in Attila; Montano in Otello; Gran Sacerdote di Belo in Nabucco) a quelle di Giacomo Puccini (Angelotti in Tosca, maestro Spinelloccio in Gianni Schicchi e soprattutto i due ruoli comici in Bohème, cioè Benoît e Alcindoro, interpretati con spiritosa verve).
È stato anche un austero papa Gregorio VII nell’opera Matilde e l’arcivescovo Turpino in Angelica, ambedue in prima mondiale, di G. Bertolani. La regia de Il Salotto della Lirica è di Sergio Coppola. In segreteria Antonella Vacondio. Il pubblico potrà intervenire nel corso della diretta telefonando al numero 0522/304441 oppure scrivendo un messaggio o whatsapp al 380/6811021. La puntata sarà replicata stanotte all’1 e domani mattina alle ore 8.













