REGGIO EMILIA – A poche ore dall’entrata in vigore dell’obbligo del Green Pass per consumare all’interno, oltre al bancone, di bar e ristoranti, o per usufruire di palestre e piscine al chiuso, ha iniziato a circolare una mappa dell’Italia in cui sono segnate le attività che non chiederanno il passaporto verde ai clienti pur dovendo. Parliamo di un migliaio tra locali, centri fitness, ma anche centri medici e studi di fotografia. La cartina sarebbe stata compilata dagli utenti social tramite informazioni che circolano sul social network Telegram, ma secondo gran parte dei titolari delle attività reggiane segnate sulla mappa, otto in tutto tra ristoranti, bar, una gelateria, una birreria e un paio di studi fotografici (cosa c’entrano? nulla), si tratta di fake news.
Tutti quelli da noi interpellati hanno detto di non saperne nulla di questa mappa: nel merito, però, della contrarietà al green pass, la titolare di un’attività ci ha detto che sì, probabilmente non lo richiederà; qualcun altro non si è voluto esprimere, qualcun altro ancora ci ha risposto di non essere autorizzato a dire nulla, e infine c’è stato chi ci ha detto esplicitamente di aver tutta l’intenzione di rispettare la legge. Insomma, sembra ci sia parecchia confusione tra le informazioni che circolano.
Il dispositivo delle forze dell’ordine coordinato dalla prefettura fa sapere di non avere notizia di un’azione di protesta, ma anche di essere in campo per i controlli. Le multe, in caso di mancato rispetto della legge, sono di 400 euro per il cliente e di mille per il titolare dell’attività, attività che verrebbe chiusa per dieci giorni dopo tre sanzioni.
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