REGGIO EMILIA – Sulla raccolta dei rifiuti Casalgrande propone un nuovo modello per aumentare il riciclo e diminuirne i costi. Come? Con le Ecosile smart. Questa in sintesi la proposta avanzata dal Comune ad Atersir con una lettera del sindaco Giuseppe Daviddi dello scorso 13 gennaio. “Dopo lo stop all’estensione del porta a porta – spiega il sindaco Giuseppe Daviddi – l’amministrazione non si è fermata: sono stati analizzati diversi sistemi, valutando ‘sul campo’ la loro applicazione nei comuni proponenti (ad esempio a La Spezia). Questo lavoro ha avuto il suo coronamento nella proposta presentata all’autorità di ambito: un nuovo modello incentrato sulla raccolta stradale, con Ecoisole ‘smart’ e cinque frazioni di recupero materiali. Sul territorio verrebbero allestite 130 batterie di cassonetti intelligenti, pronte a ricevere i rifiuti con un sistema di riconoscimento dell’utente (attraverso tessera individuale). Il fine è quello di attribuire a ciascuno le quantità conferite e poter calibrare la tariffa in modo puntuale”.
E ancora: “Il nuovo sistema, quindi, supererebbe il modello del porta a porta per mettere al centro un nuovo tipo di cassonetto stradale: in questo modo, si eliminerebbero tutti i disagi derivanti dall’esposizione dei rifiuti ad orari e giorni prestabiliti. Come col porta a porta si arriverebbe alla tariffazione puntuale, ma nel nostro modello si raccoglierebbero tutte le tipologie di materiali, non solo organico ed indifferenziato”.
Ma non solo: “Il nuovo sistema mette insieme responsabilità, igiene, maggiore decoro urbano e controlli. Infatti, per contrastare l’abbandono dei rifiuti, che si verifica anche con il porta a porta, verranno installate delle telecamere che controlleranno il corretto conferimento.
Tutti questi elementi verrebbero enfatizzati dal nuovo modello, che dove applicato, ha ottenuto risultati importanti. Ad esempio, nella città di La Spezia, originariamente servita da sistema porta-porta sino al 2017, le zone servite dal sistema a ecoisole stanno progressivamente aumentando dal 2018 al 2020, fino a coprire attualmente 2/3 delle utenze: ed è emerso che dal 2018 al 2020, si è passati dal 67,6 al 75,1% di raccolta differenziata, con un significativo aumento. Un valore assolutamente in linea con gli obiettivi fissati in Emilia Romagna dal Piano d’Ambito e dal Piano regionale Rifiuti”.
La proposta del Comune sarà analizzata in sede di aggiornamento del Piano d’Ambito, che il consiglio locale di Reggio Emilia ha richiesto ad Atersir. Un aggiornamento che dovrà avvenire entro il 2021, in vista della definizione dei capitolati del nuovo appalto di gara del servizio.
“L’auspicio è che la proposta possa essere accolta per andare oltre un modello, quello del porta a porta, che dopo anni di applicazione mostra diversi difetti – chiosa Daviddi – Con il sistema ad ecoisole daremmo alla collettività un servizio più comodo, con un risultato uguale o maggiore del porta a porta in termini di differenziata e con un risparmio di costi per i cittadini”.
La precisazione di Nico Giberti, coordinatore del Consiglio Locale di Atersir
Il Consiglio Locale di Atersir, nel quale siedono tutti i sindaci della provincia, ha già deliberato e deciso molto di più di ciò che ha annunciato oggi il primo cittadino di Casalgrande Giuseppe Daviddi. In primo luogo si rimarca come il Piano d’Ambito della Provincia di Reggio preveda già la sperimentazione di modelli alternativi al porta a porta (modelli di prossimità), limitati alle aree più decentrate. Lo dimostra il fatto che con l’Unione dell’Appennino reggiano da tempo sono in corso queste valutazioni. Che il porta a porta non sia un modello da superare a priori lo dimostrano i numeri: per alcuni comuni, già dopo un anno di esercizio del sistema, la soglia di differenziazione è aumentata anche di 20 punti, superando il 90%. Il modello La Spezia, sbandierato dal sindaco di Casalgrande, si è limitato a un passaggio di differenziata dal 67 al 75%. Detto questo il Consiglio locale è comunque d’accordo allo sviluppo di sistemi alternativi e ha chiesto ad Atersir che, nel corso del 2021, si arrivi all’approfondimento per modificare nel dettaglio il Piano d’Ambito per alcune aree della provincia. Tale elaborazione, che porteremo a termine quest’anno, servirà anche per la base di gara per il nuovo affidamento del servizio di raccolta rifiuti, che è prevista per il 2022. Restiamo sempre convinti che per ottenere i risultati migliori per i cittadini sia indispensabile confrontarsi avendo una visione d’insieme e non attraverso iniziative individuali.












