REGGIO EMILIA – Un one man show accompagnato da alcuni momenti musicali sul filo dei ricordi che diventano racconti. L’eco degli anni ’70, anni difficili ma anche di scoperta al centro dello spettacolo “La mia vita raccontata male”, di e con Claudio Bisio in scena al teatro Valli.
Per chi da piccolo guardava Carosello, chi ancora ricorda i Mondiali di calcio del ’74 e le gemelle Kessler, per chi si è sentito rivoluzionario con addosso il montgomery. Un’Italia che, paragonata a oggi, appare nonostante tutto spensierata e soprattutto possibilista, la narrazione di una intera generazione.
Lo spettacolo, che non perde mai la sua ironia, si ispira ai libri di Francesco Piccolo, da “Allegro occidentale” a “Momenti di trascurabile felicità” all’ultimo, Premio Strega, “Il desiderio di essere come tutti”. In collaborazione con Giorgio Gallione, che ne cura la regia. La sintesi e il messaggio lanciato dall’attore e comico piemontese, 64 anni, è che a volte la vita che viviamo non è quella che si è vissuta davvero, ma quella che ricordiamo perché non sempre la si vive come si vuole, ma come vuole lei.
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