REGGIO EMILIA – Il giro del mondo in 80 giorni è un romanzo avventuroso che racconta del londinese Phileas Fogg ed il suo cameriere francese Passepartout che tentano di circumnavigare il globo terrestre in soli 80 giorni, utilizzando ogni mezzo di trasporto, antico e moderno, per vincere una scommessa di 20.000 sterline fatta con i compagni del Reform Club. Domenica 10 marzo (ore 16 al Teatro Cavallerizza), questo vero classico per bambini e ragazzi di ogni generazione diventa spettacolo della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani in cui gli spettatori verranno coinvolti in una grande favola moderna: Phileas Fogg e Passepartout accompagneranno grandi e piccini attraverso terre lontane e luoghi misteriosi. Ma non sarà un viaggio tranquillo… chissà quali trabocchetti studierà l’ispettore Fix per ostacolare l’incredibile impresa.
Che cosa ha colpito Luigina Dagostino, che cura la regia e la drammaturgia dello spettacolo? “Innanzi tutto – spiega nelle note di regia – il progetto dell’autore di divulgare, soprattutto presso i giovani, le conoscenze scientifiche dell’epoca e la capacità di suscitare nel lettore il gusto dell’avventura ed il desiderio di viaggio. Quindi le caratteristiche dei differenti personaggi, tanto varie da mostrarci molti modi di vivere il mondo che li circonda: dall’imperturbabile Fogg – che rappresenta la ragione – a Passepartout – che vive di sentimenti – ad Adua – che rappresenta l’anima. Il viaggio dunque risulta essere non solamente un percorso chilometrico, ma un’esperienza che trasforma le persone”.
Lo spettacolo, nell’ambito della stagione per le famiglie della Fondazione I Teatri, rientra nel progetto “Sciroppo di Teatro” di Ater, che consente a bambini e accompagnatori di andare a teatro con una “ricetta” prescritta dal pediatra e con un biglietto scontato.














