JOHANNESBURG – Sette giorni di emozioni e scoperta di una nuova cultura. Terminerà domani l’esperienza in Sudafrica: gli Or Tambo Soncini Social Cohesion Games hanno portato 11 medaglie e la sensazione che lo sport possa essere portatore di messaggi positivi.
“Secondo me è stato molto bello – ha dichiarato Matilde Foscato, atleta Team Reggio e Polisportiva Albinetana – Abbiamo incontrato molte persone che, nonostante avessero perso, erano comunque molto amichevoli”. “Visitando Ellis Park – ha aggiunto Emma Daniello, atleta Team Reggio e Reggiana Nuoto – ho provato sensazioni molto forti e positive perché ci fa vedere come lo sport possa unire le persone indipendentemente dall’etnia oppure dal colore della pelle”.
Oltre allo stadio di Ellis Park, dove il Sudafrica vinse il mondiale di rugby nel 1995, visite alla township di Soweto e all’Union Buildings di Pretoria, luogo dove Nelson Mandela tenne il suo primo discorso da presidente. Al Johannesburg Holocaust Genocide Centre i ragazzi che hanno ascoltato la storia del genocidio del Ruanda del 1994, che ha portato alla morte di 800mila persone in 100 giorni.
“Tragedie, come quelle del Ruanda o dell’Armenia, sarebbe giusto inserirle nei libri di storia”, ha dichiarato Alberto Grossi, atleta Team Reggio e Self Atletica. Emozioni anche per la visita al museo dell’apartheid, come testimonia Emma Agosta della Self Atletica: “Mi sono anche sentita molto male, anche se non ho fatto nulla mi sono sentita in colpa per tutte le cose che hanno fatto i bianchi ai neri solo per il loro colore della pelle e per idee diverse”.
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