REGGIO EMILIA – Nei giorni scorsi i taxisti romani hanno chiesto ufficialmente al Comune di rivedere, al rialzo, le tariffe, per il traffico sempre più intenso e complicato. Un tema, quello dei costi delle corse delle auto bianche che suscita spesso polemiche al pari delle difficoltà nel trovare in certe occasioni vetture disponibili.
A proposito dei costi, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti ha stilato una mappa tra le città italiane con più di 100mila abitanti.
A Reggio Emilia il costo di una corsa standard breve, ossia una corsa di 5 km, effettuata alle 10 del mattino, senza bagagli, ammonta a 14 euro e 40 centesimi: è la sedicesima città più cara d’Italia. In testa a questa classifica c’è Ferrara con 17,60 euro. Parma ha un costo leggermente superiore a Reggio: 14 euro e 50 centesimi, mentre Modena decisamente inferiore ossia 11,60 euro. Padova risulta la città più economica: una corsa con gli stessi parametri costa infatti poco meno di 7 euro.
Se si considera invece una corsa standard lunga, ossia di 10 km, effettuata sempre alle 10 del mattino, per una persona, senza bagagli, a Reggio il prezzo è di 24,60 euro: secondo questo parametro siamo la 12ª cifra più cara in Italia. Parma in questo caso è più economica con 23 euro e 90 centesimi. A Modena il costo è di 19 euro e 70 centesimi. Padova resta la città meno costosa con 15 euro, mentre la più cara diventa Venezia con oltre 30 euro.
L’Autorità di Regolazione dei Trasporti è un organo indipendente istituito nel 2011 su volere del Governo Monti.
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