REGGIO EMILIA – “Come molte città italiane, abbiamo un dato molto alto di motorizzazione anche se nella nostra città c’è una strana anomalia”. Sono 172.332 le auto circolanti in città, con un indice di motorizzazione che, sommando persone fisiche e giuridiche, supera quota 100. Cioè, a Reggio, stando ai dati Aci per il 2024, ci sarebbero più auto che abitanti. L’anomalia cui fa riferimento l’assessora Carlotta Bonvicini è riferita all’esplosione del noleggio. Una modalità scelta da sempre più automobilisti.
Nulla di grave, ma un dato che merita di essere spiegato e compreso. A Reggio, infatti, ha la sede legale uno dei colossi del settore, UnipolRental, che immatricola ogni anno circa 30mila veicoli. Una cifra che incide sul tasso di immatricolazione del capoluogo, anche se poi queste auto non circolano in città ma sono utilizzate da clienti sparsi in tutta Italia. La conferma arriva anche dalla serie storica dei dati dell’Aci con le auto immatricolate in città stabili tra 110 e 113mila fino al 2021; poi, l’impennata proprio in concomitanza con la trasformazione di Car Server in UnipolRental nel settembre del 2020 e il successivo boom della formula del noleggio. Così, le auto immatricolate diventano 123mila nel 2022, 153mila l’anno successivo fino alle 172mila del 2024, dato usato per la classifica di Legambiente. Insomma, alle auto immatricolate non corrispondono quelle che circolano effettivamente in città, perché il noleggio prevede che il mezzo sia immatricolato dove ha sede la società proprietaria anche se poi l’auto viene usata in altri territori. Per questo utilizzare l’indice di immatricolazione per valutare il quantitativo di mezzi circolanti in un territorio può risultare poco indicativo per una classifica sulla qualità dell’ambiente.
Chiarito il curioso caso reggiano, restano le tante auto circolanti, anche senza considerare quelle a noleggio. Limitandosi a quelle intestate solo a persone fisiche, in città sono più di 62 ogni 100 abitanti, in crescita costante seppur contenuta dal 2020. La sfida per una mobilità più sostenibile è tutto fuorché vinta. “Noi dobbiamo poter dare la possibilità ai cittadini di potersi muovere in sicurezza in bicicletta, di usufruire del trasporto pubblico, della micro mobilità. La sfida la vinciamo se mettiamo insieme tutte le risposte possibili al diritto di mobilità del cittadino”, ha concluso Bonvicini.













