REGGIO EMILIA – I sindacati incalzano il Comune sulla Tari alla luce degli aumenti registrati nell’ultima bolletta, recapitata in ottobre ai cittadini reggiani e in vista di possibili rincari futuri.
Confronto in Municipio tra i rappresentanti di Cgil, Spi-Cigl, Cisl e Uil da un lato e assessore Davide Prandi dall’altro. Prandi è il componente della giunta Massari che ha la delega alla gestione rifiuti. “Chiediamo una maggiore attenzione verso le famiglie e il cosiddetto ceto medio, anche in vista della definizione del prossimo bilancio comunale”, il monito di Elena Strozzi, della segreteria confederale Cgil e di River Tagliavini, della segreteria provinciale Spi.
La Cisl, dal canto suo, chiede al Comune uno scudo per le famiglie nel suo bilancio. “Comprendiamo che la situazione dei conti sia difficile – afferma Andrea Sirianni – ma non possiamo stangare le famiglie, non in un momento come questo dove tutti stiamo lavorando per far riprendere gli stipendi attraverso, soprattutto, il rinnovo di importanti contratti nazionali scaduti e dove, per paura, le persone hanno smesso di fare figli”.
Prandi, secondo quanto riferisce la Cisl, ha “palesato l’intenzione di chiedere a Iren più investimenti, oltre a una maggiore semplicità di accesso alle rateizzazioni”, mentre la Cgil fa sapere che solleciterà la stessa multiutility “a una maggiore responsabilità sociale e a politiche più attente verso le fasce più deboli della popolazione”.
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