REGGIO EMILIA – In Via Turri, ogni sabato, gli avvocati di strada si mettono a disposizione di chi non può godere di assistenza legale neppure col gratuito patrocinio. Assistono stranieri ed italiani, ale prese con problematiche riguardanti la residenza, gli sfratti ed in misura minore reati penali.
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Qualche settimana fa un sabato mattina, al Binario 49 di Via Turri dove ricevono gli avvocati di strada si è presentato un ragazzo. Era arrivato dall’Iran a piedi. Non aveva documenti e cercava un aiuto, forse una prospettiva di vita. E’ una delle tante storie che 8 legali e un piccolo gruppo di volontari hanno raccolto in 10 anni di attività.
Prima in via Squadroni, oggi in zona stazione, nel 2022 hanno incontrato 254 persone, 100 in più rispetto al 2020, quasi 200 in più rispetto al 2013 quando il servizio iniziò.
Spiega l’avvocato Nicola Gualdi: “Sono tantissimi anche gli italiani, perchè negli ultimi anni soprattutto il problema di chi non ha residenza e vive per strada è aumentato notevolmente, e chi vive per strada non ha diritti, non ha accesso alla sanità o alla giustizia”.
Ci sono avvocati che si occupano di aspetti solo all’apparenza minori, come spiega l’avvocato Valentina Rocchetti: “Mi occupo di aspetti prevalentemente civilistici, sempre dei senza fissa dimora, legati anche a sanzioni amministrative che a volte possono convogliare in cartelle esattoriali”.
Da qualche tempo c’è un ulteriore servizio: va sotto il nome di buon samaritano. Lo descrive il volontario Vittorio Gazzotti: “Perchè non pagare qualcuno per 10 – 15 giorni per poi trovare una possibilità”.
I volontari accolgono il popolo dei fantasmi parlando in inglese, a volte in arabo, talvolta cercando di capire qualcosa al di là degli idiomi incomprensibili. “Noi collaboriamo con altri enti del territorio reggiano – conclude il volontario Giacomo Carreras – perchè abbiamo a che fare con soggetti spesso problematici”.
Reggio Emilia povertà assistenza avvocati di strada