REGGIO EMILIA – “Edifici pubblici, scuole… tutto a posto”. “Non ci risultano segnalazioni per danni”.
Qui Correggio, qui Bagnolo, per bocca dei due sindaci Ilenia Malavasi e Gianluca Paoli: lì l’epicentro delle scosse di terremoto che hanno fatto precipitare i cittadini in strada. La prima, quelle delle 19.55: a 7 chilometri di profondità, magnitudo 4.0. La seconda, delle 21: la più intensa, 4.3; la più lunga e la più superficiale, 6 chilometri, e quindi avvertita davvero in tutta la provincia e nel modenese e nel bolognese, ma anche in provincia di Ferrara, di Parma e di Mantova, fino a Milano dice l’Ansa. E poi quelle di assestamento: sei in tutto, l’ultima alle 4.48 della notte, tra 2.0 e 2.7 di magnitudo. Il quadro complessivo per ora è confortante.

I carabinieri controllano lo stato della Rocca di San Martino in Rio
“Tanta paura, ma niente danni”, la sintesi del presidente della Provincia Giorgio Zanni.
Sì, la paura è stata tanta, a quella non ci si abitua, nonostante bagnolesi e correggesi abbiano memoria perfetta del sisma del ’96: era una mattina di metà ottobre e la scala Richter segnò 4.8 di intensità.
Ci furono centinaia di sfollati, il simbolo fu il Torrazzo ferito e crepato. Era la faglia ferrarese, quella che ogni tanto si sveglia e ci sveglia: era risuccesso, in maniera un po’ più lieve, nel 2002 e nel 2018. E’ risuccesso ieri sera. 26 anni dopo, il bilancio è diversissimo ed è frutto del lavoro fatto di adeguamento degli edifici.
Ricognizioni e verifiche comunque non sono terminata. La precedenza, col lavoro dei tecnici comunali e provinciali, è stata data alle scuole. I controlli che sono durati di più sono stati quelli agli istituti di Rio Saliceto, dove le lezioni sono iniziate alle 10. In campo anche i carabinieri, e la protezione civile col centro operativo aperto in via del Chionso e il coordinamento della prefettura. Tanta paura dicevamo: in particolare qualche momento di panico in più alla Rsa di Stiolo di San Martino in Rio, dove durante la seconda scossa è venuta a mancare la luce. Il buio ha aumentato l’angoscia. Molte le chiamate di cittadini preoccupati ai vigili del fuoco, ma per ora nessuna richiesta da parte dei privati.
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