REGGIO EMILIA – Entrano nel vivo i lavori per il prolungamento della tangenziale Nord, il tratto aggiuntivo dell’arteria atteso da 30 anni e pensato per decongestionare il traffico nella parte ovest della città, a ridosso della via Emilia.
Reso evidente dalla comparsa delle indicazioni stradali a sfondo giallo, l’iter realizzativo dell’opera è entrato per la prima volta nella fase che comporta un impatto sulla viabilità esistente. E’ stata aperta alla circolazione martedì la rotatoria che assieme al nuovo tratto di via Normandia forma il percorso alternativo realizzato per consentire la chiusura di 200 metri di viale Bice Bertani Davoli la provinciale 36R, l’asse che collega le zone di Sesso e Cadelbosco con quella di Pieve Modolena.
La deviazione sfrutterà via Hiroshima, a sud del centro della frazione di Cavazzoli, in modo da permettere la costruzione dello svincolo più importante svincolo connesso col tratto della tangenziale in corso di realizzazione. L’area del cantiere del nuovo svincolo è ampia circa un chilometro quadrato, al centro comprende la grande rotatoria con sbocco sul tracciato originario di via Normandia. Lo snodo sorgerà nei pressi della centrale del teleriscaldamento “Rete 2”. Lì accanto si trova il campo base delle imprese al lavoro per conto di Anas, che complessivamente per potenziare la tangenziale ha investito 190 milioni di euro.
Per realizzare lo svincolo, che sarà composto da due rotatorie e da un sottopassaggio, ci vorrà più di un anno. Entro il 2025 dovrebbe poi essere ultimato il completamento della tangenziale Nord. A partire da quel momento, la porzione di via Hiroshima compresa tra due rotonde e temporaneamente utilizzata come deviazione diventerà una pista ciclabile per la connessione ciclo-pedonale tra Cavazzoli e la zona di via Kennedy con attività commerciali e servizi.
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