REGGIO EMILIA – Il casello autostradale, la stazione dell’Alta velocità, la tangenziale e, adesso, finalmente il suo prolungamento: entro il 2025, questo ha assicurato Anas, con la realizzazione di quei 6 km da San Prospero Strinati a Corte Tegge, si arricchirà il progetto che vede Reggio puntare sulla zona Nord-Ovest dal punto di vista trasportistico e, quindi, economico visto che lo scopo è aumentare la sinergia tra i distretti industriali.
Poi, c’è un altro scopo ed è quello di decongestionare il punto più caldo della provincia a livello di traffico: la via Emilia. Dallo snodo di Pieve, tra le 7.30 e le 8.30, transitano ogni giorno 2.800 veicoli. La stima è che il prolungamento della tangenziale si carichi di 2mila di questi veicoli. Poi, forse, ci sarà anche il tratto da Cella a Calerno, ma quella è un’altra annosa storia che si chiama “via Emilia bis” e sulla quale si sta provando ad accelerare per quanto la competenza sia statale.
Tornando al prolungamento della tangenziale Nord, che per 4 dei 6 km totali sarà a quattro corsie, due per senso di marcia, possiamo dire che sarà un’infrastruttura anomala, in senso positivo, dal punto di vista dell’impianto acustico e visivo: sarà infatti realizzata a una quota più bassa rispetto alla massicciata ferroviaria e sarà affiancata da barriere fonoassorbenti anche naturali. In tutto saranno oltre 143mila i metri quadrati interessati da opere di rinverdimento. Sono previsti un nuovo ponte sul Crostolo e due svincoli: il primo collocato all’altezza della centrale Rete2, tra via Hiroshima e via Bertani Davoli; l’altro tra Pieve e Roncocesi, per consentire le connessioni nord-sud e l’accesso alla stessa Tangenziale.
Verranno realizzati oltre 15 km di strutture accessorie tra strade di collegamento, svincoli, piste ciclabili. Tra queste nuove strade, il collegamento tra Pieve e Roncocesi che dovrebbe sgravare dal traffico anche l’abitato di Cavazzoli.
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