BOLOGNA – La Regione Emilia Romagna, dopo la pronuncia del Consiglio di Stato sulla validità dei tamponi rapidi fatti in farmacia, sta preparando un nuovo documento che sia in linea con quanto stabilito. Lo rivela Achille Gallina Toschi, presidente di Federfarma Emilia Romagna, che rimarca l’importanza di una procedura che, comunque, ha evitato la diffusione del virus. A fare il ricorso è stato l’ordine dei biologi secondo i quali “il prelievo del campione biologico materialmente effettuato dal paziente, seppur sotto la vigilanza del farmacista, non garantisse una sua corretta esecuzione, e generasse il rischio di falsi negativi”.
Il coinvolgimento della categoria è sempre più incidente: infatti grazie all’accordo siglato tra il ministero della salute, le Regione, Federfarma e Assofarm i farmacisti potranno effettuare l’iniezione del vaccino dopo la frequenza di corsi di abilitazione organizzati dall’Istituto superiore di sanità. “Ancora non ci sono date precise su quando potremmo iniziare con la vaccinazione”, sottolinea Toschi.
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