REGGIOLO (Reggio Emilia) – Era ed è il leader mondiale di un particolare settore della meccanica per l’industria farmaceutica: quello delle macchine per il confezionamento di supposte. Ma da tempo Sarong, azienda reggiolese con 150 dipendenti, navigava in cattive acque.
Nelle ore scorse il deposito in tribunale della domanda di concordato preventivo, con la nomina di Silvio Facco commissario giudiziale, ha segnato una svolta. Il deposito della domanda è stato preceduto, il 1° agosto scorso, dalla cessione del principale ramo d’azienda di Sarong. L’acquirente è il gruppo IMa di Bologna, che ha messo sul piatto 7 milioni di euro e ha assorbito 125 dipendenti.
In autunno l’operazione di salvataggio sarà completata con la vendita di due rami d’azienda minori: quello che produce confezioni per dosi e profumi e quello che si occupa di capsule per il caffè. Il primo sarà acquisito da un’azienda di Modena, il secondo da un operatore svizzero. Giovedì sono state firmate le pre-intese.
Restano alla fine solo 9 esuberi, per i quali è stato siglato un accordo sindacale. In definitiva, l’impatto dal punto di vista dell’occupazione sarà limitato, mentre il ricavato delle cessioni servirà a rimborsare i creditori nella misura del possibile. Sarong è stata assistita come advisor legale dagli avvocati Giorgio Barbieri e Alessandro Nironi Ferraroni e come advisor finanziario da Alberto Peroni dello studio PPI & Partners.
Reggio Emilia Reggiolo Sarong concordato preventivo sarong