REGGIO EMILIA – Il settore delle costruzioni rivede la luce grazie all’Ecobonus e al Superbonus 110% sulle ristrutturazioni. Secondo un’indagine di Lapam Confartigianato, in Emilia-Romagna il superbonus ha incentivato 980 milioni di euro di investimenti. Una boccata d’ossigeno formidabile per un settore che è stato decimato dalla grande crisi iniziata nel 2007-2008 e che non si è mai veramente ripreso. Anche a Reggio le imprese andate gambe all’aria e i posti di lavoro persi non si contano. Tra l’inizio del 2020 e l’agosto 2021, invece, il settore ha registrato un balzo del fatturato del 27%. In provincia di Reggio nello stesso arco di tempo sono state più di mille le nuove imprese edili registrate alla Camera di Commercio. Secondo Lapam, quelle delle costruzioni è il primo settore per numero di società costituite nel periodo della pandemia.
Grazie a questo recupero, si prevede nei primi mesi dell’anno un incremento del 35% delle nuove assunzioni da parte delle aziende reggiane del comparto. Tanto che la maggior parte delle imprese lamenta difficoltà nel reperimento di operai specializzati. Oggi l’intero sistema casa – cioè le imprese di costruzioni più quelle manifatturiere legate all’edilizia – è costituito a Reggio da 11.600 imprese che danno lavoro a 26.400 addetti. Le sole imprese artigiane impiegano 11mila addetti.
L’altra faccia della medaglia del superbonus e dell’ecobonus è la natura redistributiva di queste agevolazioni fiscali. Una natura redistributiva, per così dire, al contrario. Un’indagine dell’Ufficio parlamentare di bilancio ha dimostrato che più della metà delle detrazioni dell’Ecobonus è stata appannaggio del 15% più ricco dei contribuenti.
