REGGIO EMILIA – Sui e dai balconi, nei mesi del lockdown, abbiamo visto fiorire tante iniziative. Gli italiani hanno suonato e cantato, li hanno usati per comunicare, a distanza ma vicini. Luoghi che da tre anni a questa parte sono il palcoscenico sospeso di teatri itineranti e improvvisati, che anche in questa estate, nonostante l’esigenza del distanziamento e allo stesso tempo proprio per ridare corpo al concetto di socialità, hanno animato i quartieri di Reggio. Valentino Spaggiari col suo trombone si è esibito sul terrazzo di Villa Ottavi, ad esempio. Nella sua performance, brani di Ennio Moricone e Nino Rota, melodie tratte da West Side Story, pezzi dei Beatles, canzoni italiane della prima metà del ‘900.
“Quest’anno, per il tema distanziamento, non abbiamo potuto ‘usare’ balconi privati e abbiamo utilizzato edifici pubblici”, spiega Simona Silvestri, dell’associazione culturale Pocket. E’ stato il terzo dei quattro appuntamenti dell’edizione di quest’anno di “Suoni dai balconi”. L’ultimo è previsto per il 18 settembre: il Duo Habanera formato da Fabrizio Benevelli e Daniele Donadelli, rispettivamente saxofono e fisarmonica, sarà a Villa Arci in viale Ramazzini.
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