REGGIO EMILIA – “Lo aspetto sempre, ma lui non torna più, spero che facciano qualcosa perchè quello che è capitato a mio figlio non succeda mai più”. A parlare, con voce vibrante per la commozione, è Mostafa Lakhdar, il padre di Youness.
Sono da poco trascorse le 14 di un anno fa, il 4 dicembre 2020. Youness Lakhdar, 12 anni, residente a Cavriago, perde la vita lungo la via Emilia a Cella, travolto da un furgone, mentre sta camminando ai bordi della strada.
Dodici mesi dopo, a poca distanza dal punto in cui avvenne la tragedia, l’associazione “Mattone su Mattone” ha organizzato una manifestazione per commemorare, ma anche per invocare nuovamente interventi “sia per una maggiore sicurezza della statale, sia per la realizzazione della tanto attesa variante che alleggerirebbe dal grosso traffico le frazioni tra Reggio e Sant’Ilario”, come spiega ai nostri microfoni il presidente dell’associazione Alberto Sassi.
La manifestazione è stata anche l’occasione per un momento di unione della comunità, ha tenuto a sottolineare Cristina Guarnieri della stessa associazione di cittadini. Nell’occasione è intervenuto anche il sociologo Gino Mazzoli con una riflessione su comportamenti sociali e traffico veicolare: “Viviamo vite troppo veloci” ha detto.
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