VENTASSO (Reggio Emilia) – Una marmotta passeggia tranquilla tra le rocce vicino al sentiero 623, che dal rifugio Monte Orsaro porta nella zona della Costa delle Veline, fin sulla vetta del Cusna. Probabilmente non si accorge che qualcuno la sta osservando e riprendendo. Queste immagini sono state girate venerdì da Andrea Casali, 31enne di Castelnovo Monti, escursionista e appassionato di montagna. Andrea, che documenta la vita dell’Appennino sulla sua pagina Instagram, era già stato lì il giorno seguente al vasto incendio che il 3 febbraio scorso aveva distrutto 28 ettari di prati di alta quota. Un rogo che ad oggi, a tre mesi e mezzo di distanza, non ha ancora un responsabile. “Le cause certamente non sono naturali” aveva detto il direttore del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, Giuseppe Vignali.
C’è però una buona notizia, che appare nelle immagini girate da Andrea Casali: la natura si sta rigenerando e sul Cusna sono tornate le marmotte. “Ho voluto ripercorrere lo stesso sentiero che avevo percorso il giorno seguente l’incendio – spiega l’escursionista – per vedere come’è la situazione oggi. Sono piacevolmente stupito di aver visto diverse marmotte e persino un muflone vicino alla faggeta. I segni dell’incendio sono ancora visibili in qualche punto, ma in generale il verde sta ritornando e la vegetazione sta rinvigorendo”.
Probabilmente dopo la siccità di inizio anno questo periodo umido e piovoso ha favorito il processo di rigenerazione e il Cusna si prepara al meglio alla stagione estiva.
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