REGGIO EMILIA – “Tutto ciò che sta accadendo nel mondo ci spinge a ricordare. Se la memoria deve aiutarci a guardare al futuro occorre allargare lo sguardo al contesto internazionale, sempre più drammatico, sempre più pericoloso, sempre più pieno di tragedie”.
A dirlo è stata Anna Foa, storica contemporanea ebrea, studiosa dell’ebraismo e autrice del libro “Le vie degli ebrei”, che ha presentato alla sala degli Specchi del Teatro Valli e del saggio “Il suicidio di Israele”. “Sui bombardamenti israeliani a Gaza, se rappresentano un ‘genocidio’ mi pronuncerò solo quando arriveranno le sentenze delle Corti Internazionali, che sono nate proprio nel Dopoguerra e dalla Shoah – ha dichiarato -, intanto seguo con attenzione i crimini che avvengono a Gaza e guardo con estrema preoccupazione agli sviluppi in Cisgiordania…”.
“Credo che la giornata della memoria vada celebrata con grande attenzione, sia uno dei capisaldi del nostro rapporto con il razzismo, con l’antisemitismo e con le violenze di ogni genere. Proprio per questo credo che la giornata della memoria vada celebrata pensando all’oggi, dando espressione alla nostra angoscia e pareri su quello che succede oggi. Non credo che la Shoah vada chiusa in una cassaforte identitaria. Credo che debba servire a cambiare il mondo intorno a noi ed evitare che questo succeda di nuovo per tutti”.
Anna Foa ha dialogato con Mirco Carrattieri nell’incontro organizzato nell’ambito della rassegna “Finalmente Domenica”, curata dalla Fondazione I Teatri.
giornata della memoria libri Israele Anna Foa