BAGNOLO (Reggio Emilia) – Cosa penserebbero i grandi del passato della nostra vita odierna e come comunicherebbero? Magari con i social, se i social fossero sempre esistiti.
Immaginare una riflessione di Leopardi, Manzoni, Verga, Checov, Kafka o Giulio Cesare lanciare un post di un loro profilo social. Un modo per legare la letteratura alle dinamiche veloci della nostra società, sempre più condizionata dal virtuale. Se ne è parlato a Bagnolo, teatro della prima edizione del Festival dell’Enigmistica.
Concorsi tematici, conferenze e presentazioni di libri, occasioni di divertimento ed aggregazione. Coinvolto l’istituto comprensivo “Comparoni” in una serie di sfide enigmistiche con altri istituti scolastici della provincia reggiana a suon di gare di rebus, di sudoku e altre discipline enigmistiche con premi di specialità. Spazio anche alla produzione editoriale che parte dal gioco per arricchire le conoscenze personali di ragazzi e adulti.
Social network protagonisti e in qualche modo cassa di risonanza per un mondo che non è mai passato di moda e capace di unire generazioni diverse.
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