CORREGGIO (Reggio Emilia) – Giornata di confronto e di approfondimento questa mattina a Correggio, nella sala del circolo XXV Aprile, dove l’Upi (Unione Province) dell’Emilia Romagna, in collaborazione con il Convitto Corso, ha riunito esperti e istituzioni per parlare di “Contrasto alla criminalità organizzata”. Ad ascoltarli gli studenti delle scuole superiori di Reggio, chi in presenza e chi via video.
Tra i relatori Lirio Abbate, giornalista e scrittore del volume “I diari del boss” (ed. Rizzoli); il collega Tiziano Soresina, giornalista e scrittore dei volumi “I mille giorni di Aemilia” (ed. Aliberti) ed “Aemilia” (ed. Rcs); Rosamaria Papaleo, segretaria generale del sindacato Cisl Emilia Centrale.
La prima parte ha visto coinvolti i giornalisti Abbate e Soresina in una conversazione sulle organizzazioni mafiose e le loro infiltrazioni nel territorio nazionale e in Emilia. Molti gli spunti di riflessione che hanno condotto i ragazzi a porre domande, sul ruolo delle donne, l’importanza dei social, il cercare le vie più brevi per accaparrarsi il denaro, nella mafia moderna, e non per ultimo la volontà di Matteo Messina Denaro, attraverso la scrittura dei suoi diari detti “libriccini”, di lasciare ai posteri una memoria distorta sulla sua persona.
Nella seconda parte della mattinata si è parlato di caporalato. La visione del filmato documentario prodotto dalla Cisl ha dato il via ai lavori sul tema.