REGGIO EMILIA – Cosa serve a Reggio per diventare nei fatti, e non solo sulla carta, città universitaria? Una delle risposte è: alloggi per gli studenti. Secondo Unimore – l’analisi è del 2023 – in base alla richiesta, mancano in città tra i 250 e i 300 posti letto. La buona notizia è che le cose potrebbero cambiare. Intanto, a breve sarà pronto lo studentato da 75 posti di Villa Marchi. Inoltre, più di dieci proprietari di immobili si sono concretamente informati per accedere al bando Pnrr specifico, che mette in campo 20mila euro a posto letto. Potenzialmente, si coprirebbero ben più di quei posti che mancano, visto che si parla di soggetti che, in un paio di casi, hanno la disponibilità di 150 posti letto, e in media dispongono tra i 20 e i 40 posti. Acer ad esempio vorrebbe destinare agli studenti sette alloggi per 26 posti letto. La cattiva notizia è che il tempo stringe, perché entro marzo 2026 occorre non solo aver fatto i lavori di adeguamento, ma anche aver siglato i contratti con gli studenti.
“Il centro è storico, avendo tanti immobili sfitti e vicini alle sedi universitarie, è un posto gradito da chi immagina questi investimenti. Anche per noi è una scelta ottimale, anche per il rilancio del centro. La presenza di studenti ci consentirebbe anche di ridurre gli spazi dedicati alle auto”, fa notare il vicesindaco, con delega alla casa, Lanfranco De Franco.
Il tema alloggi per studenti sarebbe una risposta non solo allo sviluppo di Reggio città universitaria, ma anche alla domanda sempre più urgente di rilancio del centro storico. “Vorremmo mettere servizi di vicinato e negozi di artigianato, professioni che di solito chi abita in centro trova al di fuori dell’esagono”.
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