REGGIO EMILIA – La sfida per riqualificare la zona stazione coinvolge sempre più soggetti. Dopo la firma del protocollo con le ferrovie, l’amministrazione ha incontrato associazioni e cooperative che da anni operano sul campo per intercettare il disagio e assicurato loro un sostegno maggiore.
Un presidio fisso aperto tutti i pomeriggi, in collaborazione anche con l’azienda sanitaria, per riuscire a intercettare le persone in difficoltà da inserire in percorsi di recupero, ma anche un impegno maggiore e più costante sul fronte della pulizia e del decoro, con la richiesta anche di realizzare nuovi bagni pubblici. Le associazioni, le cooperative e i volontari che da anni lavorano nella zona della stazione storica di Reggio, hanno incontrato l’amministrazione per fare il punto sull’attività svolta e presentare alcune proposte concrete.
“Abbiamo visto un cambio di approccio molto significativo – sottolinea Andrea Sirianni, Segretario confederale Cisl – Nell’incontro, all’amministrazione abbiamo anche chiesto di mettere in funzione dei bagni pubblici e di prestare grande attenzione all’illuminazione, al decoro e alla pulizia della zona: il degrado è contagioso, ma anche l’ordine”.
All’incontro hanno partecipato anche i rappresentanti della comunità del Gambia. Tra le 119 persone, la maggior parte con problemi di tossicodipendenza, intercettate e avviate a percorsi di recupero nei primi mesi di quest’anni, infatti, la maggioranza erano italiani, il 30%, ma molti altri provenivano proprio dal Paese dell’Africa Occidentale.
***
Critiche alla realizzazione di una struttura sociosanitaria nell’area della stazione storica annunciata dal Sindaco Massari in occasione della firma del protocollo d’intesa con RFI, arrivano invece da Matteo Bondavalli del Comitato Ospizio secondo cui è un errore pensare di realizzare una struttura di recupero dalle dipendenze in una zona dove lo spaccio di droga avviene in pieno giorno e sotto gli occhi di tutti.
“Nascono spontanee tante perplessità fra i comitati e i cittadini – attacca Bondavalli – Non sarebbe come fare gli incontri degli Alcolisti Anonimi in un pub?”. Di contro, il rappresentante del Comitato Ospizio sottolinea, invece, come “Si apprezza l’impegno e l’aver finalmente aperto gli occhi e messo sotto i riflettori uno dei problemi che affliggono la zona stazione”.
I comitati richiedono un incontro urgente con il Sindaco Massari e gli attori sociali che dovrebbero realizzare il progetto, così da comprendere nei dettagli quali siano le intenzioni e portare alla luce eventuali problematiche.