GATTATICO (Reggio Emilia) – Sono ben 17 i giovani denunciati nell’ambito di una articolata operazione antidroga condotta dai carabinieri in Val d’Enza.
Una sessantina di assuntori segnalati, 8 anni di attività di spaccio ricostruiti, con migliaia di cessioni di hascisc e marijuana documentate – anche in pieno lockdown – nonché il sequestro di mezzo etto tra hascisc e marjuana, alcuni bilancini di precisione e una ventina di cellulari con all’interno numerose chat che rimandavano all’illecita attività. Questi i numeri di una mirata attività antidroga condotta dai carabinieri della stazione di Gattatico.
A conclusine delle indagini sono stati denunciati alla procura reggiana e a quelle presso il Tribunale per i Minori di Bologna 17 giovani tutti, prevalentemente italiani ma alcuni di origine straniera, residenti in Val d’Enza e aventi un’età compresa tra i 25 e i 17 anni. Sono tre i minorenni finiti nei guai.
Con la scusa di un’uscita per fare spesa, a turno, incontravano i clienti per vendere la dose. A documentare l’attività di spaccio anche le telecamere della centralissima chiesa di Santa Eulalia, a Sant’Ilario, nelle cui vicinanze avvenivano le cessioni di droga. Un’indagine complessa quella condotta dai militari che ha preso il via nel mese di maggio del 2019 a seguito del controllo di un minorenne trovato in possesso di modiche quantità di hascisc. Lo spaccio, come accertato dai carabinieri, avveniva per il tramite WhatsApp, Telegram e Messanger secondo un linguaggio criptato.
Il tenente colonnello Luigi Regni, comandante della compagnia di Guastalla che ha coordinato il lavoro dei militari di Gattatico, coglie l’occasione per rivolgere un appello alle famiglie per vigilare sui comportamenti dei propri figli: “Parliamo con i nostri figli, troviamo il tempo di farlo”.
Reggio Emilia carabinieri Gattatico droga in val d'enza denunciati 17 giovani