
BOLOGNA – Maurizia Bonini, ex moglie di Paolo Bellini, è tornata in aula, a Bologna dove è in corso il processo sulla strage, dopo la sua testimonianza dello scorso 21 luglio, e ha confermato quanto già detto in quell’occasione, sugli spostamenti dell’ex marito la mattina del 2 agosto. Rispondendo alle domande del presidente della Corte d’Assise, Francesco Maria Caruso, Bonini ha ribadito infatti di aver mentito quando fu sentita dagli inquirenti nel 1983, quando fornì un alibi all’ex dicendo che la mattina della strage si videro alle 9.30 a Rimini, per poi ripartire verso il Passo del Tonale. L’imputato, sostiene ora la donna, sarebbe infatti arrivato a Rimini attorno alle 13, orario compatibile con la sua eventuale presenza a Bologna all’ora della strage in stazione. Infine, la donna ha dichiarato che non le risulta che l’ex marito abbia passato la notte tra l’1 e il 2 agosto in ospedale, a Parma, dove era ricoverato il fratello.
I legali dell’imputato, nel corso dell’udienza, hanno chiesto poi due diversi confronti tra Maurizia Bonini, Marina Bonini e Paolo Bellini, richieste però respinte dalla Corte d’Assise. Infine è stato sentito nuovamente anche Michele Bonini, fratello di Maurizia. Il testimone ha ribadito che sua madre, la mattina del 2 agosto, dopo aver accompagnato la sorella Maurizia con i due figli a Rimini all’appuntamento con Paolo Bellini, rientrò tardi in albergo a Torre Pedrera, dopo le 13.30. Una dichiarazione che sostanzialmente conferma quanto sostenuto ora dall’ex moglie dell’imputato.
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