GUASTALLA (Reggio Emilia) – Attoniti, addolorati, feriti. Ci ha lasciato così la tragedia al mercato di Guastalla. Chi ha visto quel furgone-rosticceria esploso e bruciato con dentro i corpi carbonizzati di tre donne non lo dimenticherà mai. Era il 9 marzo del 2013 e tra poco saranno trascorsi 10 anni. La vicenda giudiziaria si è conclusa solo ora, a colpi di condanne e ricorsi. Ieri Francesco Mango, che oggi ha 64 anni e che nel rogo ha perso figlia, moglie e cognata, è stato prelevato nella sua casa dai carabinieri di Sant’Ilario e portato in carcere per espiare la sua pena, anche se la pena più dolorosa a quell’uomo l’ha inflitta la vita stessa.
Il 13 luglio del 2017 Mango era stato condannato in primo grado dal tribunale di Reggio a 8 anni, giudicato colpevole di omicidio colposo plurimo aggravato, incendio doloso e lesioni gravi. L’esplosione provocò la morte della figlia di 27 anni, Rossana Mango, della moglie Teresa Montagna, di 49 anni, e della cognata Bianca Maria Montagna, 43 anni. Tutte si trovavano sul mezzo che andò in fiamme. Circa venti persone rimasero ferite o ustionate, tra cui anche lo stesso Mango. Ancora fanno venire i brividi le testimonianze che avevamo raccolto subito dopo l’esplosione.
Secondo i giudici Mango aveva utilizzato nel suo furgone-rosticceria quattro bombole di gas invece delle tre previste in origine sul mezzo, commettendo errori nella manutenzione e nella sostituzione delle parti usurate, con modifiche che sarebbero state in grado di provocare l’esplosione. Il 12 settembre 2021 la corte d’Appello di Bologna ha ridotto la pena a 5 anni e 8 mesi di reclusione. La sentenza è divenuta esecutiva il 10 novembre scorso poichè la Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dai suoi legali. L’ufficio esecuzioni penale della Procura Generale presso la Corte di Appello di Bologna ha emesso l’ordine di carcerazione e i carabinieri di Sant’Ilario l’hanno eseguito.
Confermate le provvisionali per i congiunti delle tre donne e i risarcimenti ai feriti. Si conclude qui dunque l’iter giudiziario di una vicenda che ha scosso la comunità e ha cambiato le regole nei mercati. Rossana, Teresa e Bianca riposeranno per sempre in piazza della Repubblica, tra quei fiori e vicino a quella targa che da allora le ricorda.
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