REGGIO EMILIA – Dalla Cisgiordania arriva un ringraziamento alla nostra città per la mobilitazione contro l’accordo Iren-Mekorot, intesa scaduta alla fine dello scorso dicembre e non rinnovata. Una gratitudine che giunge dall’attivista per i diritti umani Sami Hureini, 25enne palestinese, leader del movimento “campo della libertà”, arrestato in diverse occasioni per la sua lotta contro l’occupazione ebraica e l’1 marzo ospite in città per una serie di incontri.
Mekorot è la grande compagnia energetica israeliana che gestisce la rete idrica anche in Palestina: diverse associazioni, tra cui Amnesty International, la accusano di gravi violazioni nei confronti delle comunità arabe per un razionamento dell’acqua che creerebbe diffusi problemi di approvvigionamento e dunque anche sanitari. A Reggio Emilia sono state diverse le realtà che si sono sollevate per dire no al rapporto di collaborazione avviato da Iren con Mekorot, tra queste Sinistra Italiana: “Un accordo che è un successo dei movimenti, delle associazioni e dei partiti che si erano mossi all’indomani della sottoscrizione”, spiega Cosimo Pederzoli. A rivelare lo stop della partnership Iren-Mekorot era stato nei giorni scorsi il sindaco Vecchi.
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