REGGIO EMILIA – L’imprenditore Stefano Landi è stato ospite venerdì sera del nostro settimanale Decoder. Ha parlato fra l’altro dell’accordo raggiunto nei giorni scorsi per l’ingresso di nuovi soci nel gruppo Landi Renzo.
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“Perché sono felice? Perché abbiamo trovato una società che crede in noi e ci mette dei soldi. E poi sono contento per il tipo di società. Questa è una società che entra per far crescere le imprese e per rimanere”.
Secondo Stefano Landi, il fondo Itaca è il partner ideale. La società, che ha per principale azionista Tamburi Investment Partners, entrerà con una quota di minoranza e sottoscriverà un aumento di capitale di quasi 40 milioni. Le risorse contribuiranno a finanziare il piano industriale che punta disegnare il gruppo Landi del prossimo futuro.
“Noi stiamo potenziando la nostra struttura con lo sviluppo di soluzioni per biometano e idrogeno. Non dimentichiamo il gpl, però vediamo lì il nostro futuro”.
I conti del 2021 sono incoraggianti e il ruolo di Tamburi nell’azionariato di Interpump conforta Landi sulla qualità dei nuovi compagni di strada.
Il presidente della Camera di Commercio intanto guarda con preoccupazione alla guerra in Ucraina. Il gruppo di Corte Tegge ha diversi clienti sia nella Federazione Russa che in Ucraina. E proprio in Russia sei mesi fa aveva avviato una nuova iniziativa. “Abbiamo costituito anche una società, che per il momento è in fase di start up, cui avremmo voluto abbinare anche della produzione per il mercato locale. E’ chiaro che in questo momento il progetto è in stand-by”.
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