VILLALUNGA (Casalgrande, Reggio Emilia) – Alla Festa del Partito Democratico di Villalunga si è parlato di Europa con Stefano Bonaccini, che ritorna qui per la prima volta dopo la sua elezione a Bruxelles.
“Noi abbiamo votato Von der Leyen come Partito Democratico, dentro al gruppo dei socialisti e democratici europei, convintamente insieme a Popolari, liberali e Verdi e per fortuna che le cassandre sono state smentite: si immaginava che la von der Leyen dovesse ricorrere al secondo turno di voti, invece ha preso quasi il 60% già al primo. È un voto convinto non in quanto a un’adesione totale al programma di von der Leyen, perché l’Europa deve migliorare, ma certamente perché si è escluso dopo il voto europeo il rischio di un’estrema destra che arrivasse al governo delle istituzioni europee” – ha detto Stefano Bonaccini, Europarlamentare PD.
Con l’ex governatore dell’Emilia-Romagna si è discusso anche sulle prossime elezioni regionali. “La destra cinque anni fa in questo periodo era sicura di batterci, oggi credo che la destra credo che tema di perdere. Noi abbiamo scelto una candidatura molto forte di una personalità di soli 39 anni, quasi vent’anni meno di me (il riferimento è a Michele De Pascale, ndr), ma che ha dimostrato di saper fare ottimamente il sindaco di Ravenna. Un PD mai unito come oggi, un centrosinistra che presenterà una candidatura con una coalizione ancora più larga probabilmente di quella che ho guidato io”.
Bonaccini da Presidente del Partito Democratico è intervenuto sul tema delle alleanze e poi è tornato sulle polemiche seguite alla cerimonia del 2 agosto.
“Ma per la verità qui in Emilia-Romagna noi stiamo già governando insieme da anni. L’alleanza che ho guidato andava da Italia Viva e Azione a Sinistra e Verdi. Si potrebbero aggiungere i Cinque Stelle così come tantissime liste civiche che ci hanno già dato una mano da Piacenza a Rimini nei territori, per quanto riguarda il livello nazionale io dico che non dobbiamo mettere i veti a nessuno e pretendiamo lo stesso tempo rispetto da tutti. Che il presidente della commissione cultura alla Camera di Fratelli d’Italia si permetta di voler riscrivere addirittura la storia dopo una sentenza passata in giudicato dove sono noti i mandanti, a partire da Mambro e Fioravanti e appartenenti a forze e a movimenti fascisti, è incredibile e inaccettabile”.
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