REGGIO EMILIA – “Sono un’atlantista senza subalternità, come mio padre Bettino”. Si definisce così Stefania Craxi fresca presidente della Commissione Esteri del Senato. Classe 1960, esponente di Forza Italia, la figlia dell’ex leader socialista, mastica politica internazionale da tempo: è stata Sottosegretario agli Affari esteri tra il 2008 e il 2011, nel Governo presieduto da Silvio Berlusconi.
Ospite a Reggio di una iniziativa promossa dal partito azzurro legata ai referendum, la Craxi ha parlato anche della situazione in Ucraina: “E’ un conflitto sistemico. Il sistema internazionale cambierà per sempre, ci troviamo di fronte a una svolta epocale tra grandi potenze: Stati Uniti, Russia e ancora di più Cina. In un frangente del genere occorre decidere da che parte stare e noi siamo Occidente. L’Europa deve trovare una voce sola nell’ambito dell’alleanza atlantica. Siamo le due gambe del mondo libero“.
“Serve la pace che Kiev sceglierà, ma trattiamo con la Russia di Putin”. aveva dichiarato recentemente la stessa Craxi in una intervista alla Stampa, aggiungendo che su Putin Berlusconi non ha mai cambiato posizione.
Nelle parole della esponente del centro-destra anche un accenno nostalgico all’Italia degli anni 80, quella pre-mani pulite: “I cittadini sono in grado di valutare le macerie che abbiamo davanti agli occhi. Oggi sul piano internazionale non contiamo nulla“.