REGGIO EMILIA – Scantinato e soffitta usati talvolta come dormitori abusivi, tanto da rendere necessario installare pesanti cancelli. Un lavandino negli spazi che precedono le cantine, all’interno del condominio, trasformato in latrina. In tutto questo: aggressioni verbali sempre più pesanti nei confronti degli addetti alle pulizie che loro malgrado, da anni e anni, puliscono e disinfettano ogni nefandezza. Fino all’episodio più grave, che solo grazie alla fuga dell’addetto e all’arrivo della polizia non è degenerato in una aggressione fisica.
Avrebbe potuto avere conseguenze assai gravi quanto accaduto la mattina del 9 novembre a un collaboratore di una ditta di pulizie che da una ventina d’anni si occupa degli spazi comuni di un condominio del quartiere della stazione. Tanto da portare il titolare a disdire il contratto in essere con una mail indirizzata all’amministratore. Troppo pericoloso lavorare così, ci dice chiedendoci l’anonimato per paura di ritorsioni da parte degli stessi energumeni che hanno accerchiato il suo collaboratore. Il racconto è di quelli che negli anni abbiamo sentito più volte: spazi comuni occupati da sbandati, minacce, situazioni di illegalità e – in questo caso – anche di igiene precario. “Ci siamo sempre preoccupati di disinfettare il lavello da cui prendiamo l’acqua per il servizio, trovandoci dentro di tutto – ci ha spiegato il titolare della ditta – Siamo abituati a trovare gente nelle cantine e nelle soffitte. Il nostro addetto è stato aggredito da una persona che non aveva titolo per stare lì, disturbato da non si è capito cosa. Minacce sempre più pesanti. Quando ha visto arrivare anche altre persone, sentitosi accerchiato, ha chiamato la polizia e si è allontanato. Impossibile lavorare in queste condizioni. Ci sentiamo disarmati”.
***
“Abbiamo appresso stamattina della gravosa questione da un nostro sostenitore che abita in stazione e troviamo tutto inaccettabile. Un lavoratore deve avere in primo luogo la sicurezza di poter esercitare in tranquillità il proprio mestiere. Un residente deve avere la serenità di tornare a casa la sera senza problemi. Proprio il mese scorso abbiamo fatto un incontro di ascolto di Coalizione Civica nel quartiere stazione, con i residenti presenti abbiamo visto che un presidio fisso di forze dell’ordine nel piazzale della stazione e una migliore illuminazione possono da subito portare miglioramenti e hanno ragione. Occorre poi riaprire il bar in Piazza Domenica Secchi e usare i locali del comune di viale 4 novembre per mettere associazioni e attività aperte che garantiscano socialità e presidio come ad esempio avere una casa delle associazioni che si occupano dei senza fissa dimora visto che ora hanno negata anche la distribuzione dei pasti, vestiti e degli aiuti nei locali della stazione rimanendo così al freddo”, ha detto il consigliere Dario De Lucia.
***
Letta la notizia su Reggionline, la Lega ha lanciato l’iniziativa “Riprendiamoci la città” e ha annunciato la presenza del partito con un banchetto in piazzale Marconi sabato mattina, 18 novembre. “Lo faremo per garantire la nostra vicinanza ai residenti, ai viaggiatori in transito e ai cittadini tutti – spiega il segretario provinciale e capogruppo in Sala del Tricolore Roberto Salati – Invitiamo la cittadinanza a partecipare e a condividere tutti insieme i valori di legalità e di rispetto delle regole che ci rappresentano, per riportare sicurezza in quelle zone della città dove ora purtroppo non esiste più”.
Leggi anche
Reggio Emilia polizia aggressione pulizie cantine occupate piazzale Marconi dormitorio abusivoNon solo microcriminalità in stazione: la piaga dei rifiuti abbandonati. FOTO