REGGIO EMILIA – Quello dell’assessore comunale alla Sicurezza Nicola Tria non è proprio un appello a ripensarci, ma poco ci manca. Se davvero il 16 gennaio i tassisti smettessero di effettuare servizio notturno in piazzale Marconi, se non su prenotazione a chiamata tramite centralino, sarebbe un bel problema per gli utenti visto il crocevia che rappresenta la stazione storica, oltre che un gesto di protesta forte difficile da ignorare. “Terremo ben presenti le invocazioni dei tassisti, con i quali vogliamo rimanere in dialogo”, dice Tria a Tg Reggio, aggiungendo che verrà cercata al più presto una data per un incontro. Gli operatori del settore chiedono un presidio fisso da parte delle forze dell’ordine lamentando una situazione di scarsa sicurezza peggiorata negli ultimi mesi e che ha trovato il suo culmine nell’aggressione ad un associato pochi giorni fa da parte da un uomo che, dopo averlo minacciato, gli ha danneggiato il taxi.
Tria non nega che le criticità si siano accentuate ultimamente, cosa che è stata al centro di un incontro avvenuto poco prima di Natale con il comitato dei cittadini di viale IV novembre. “Le cause sono tante e complesse – dice l’assessore – Una è probabilmente il riposizionamento di spazi di spaccio e abuso di droga dopo la fuorisciuta dalle ex Reggiane delle persone che occupavano i capannoni”. Ma proprio quello schema va preso a modello secondo Tria, che parla di soluzioni d’intesa da trovare con prefettura e questura. “La maggior presenza di forze dell’ordine può essere una via – dice ancora – Ricordo che entro due anni, con l’apertura in quella zona della sede della polizia locale, l’area cambierà volto, ma è chiaro che una soluzione va trovata ora”.
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