REGGIO EMILIA – Domani, lunedì 9 dicembre inizierà, assieme all’Ausl, il percorso concreto che porterà all’apertura delle stanze degli abbracci nelle otto strutture per anziani della città, per permettere il contatto in sicurezza tra ospiti e famigliari.
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Le videochiamate aiutano ma non bastano. Lo stop alle visite nelle Rsa è a tutela della salute degli ospiti, ma della salute fa parte anche la situazione generale dell’anziano. Osservando quella l’assessorato al Welfare del Comune di Reggio ha deciso di dare il via al percorso che, a inizio 2021, porterà all’apertura delle stanze degli abbracci nelle otto strutture cittadine. “Abbiamo notato un ritiro da parte di alcuni ospiti – le parole dell’assessore Daniele Marchi – Segni di inappetenza, ad esempio; non si tratta solo di un ‘bel gesto'”.
“Chi soffre di demenza ad esempio non ha grande beneficio dalle telefonate, mentre lo ha da un abbraccio o da una carezza”, sottolinea il presidente di Asp Città delle Persone Raffaele Leoni.
Le stanze vanno autorizzate dall’Ausl e con l’azienda sanitaria nelle prossime ore ci sarà un primo incontro. E prima ancora vanno progettate. Ogni cittadino, se vuole, può contribuire devolvendo ciò che ritiene al fondo di mutuo soccorso istituito dal Comune. L’ordine degli architetti ha deciso di essere della partita, regalando gli studi di fattibilità. Si sono già formati otto team. “Abbiamo un ruolo anche sociale e una responsabilità – dice il presidente dell’ordine Andrea Rinaldi – Saranno luoghi anche gradevoli, non asettici)
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