REGGIO EMILIA – Contrastare la prevaricazione sulle donne, favorendo un cambio di mentalità e di atteggiamento negli uomini autori di violenze. Sono già una decina gli utenti seguiti dal centro d’ascolto gestito dalla cooperativa Papa Giovanni XXIII.
L’adesione al percorso, studiato per aiutare a gestire impulsi aggressivi, è volontaria, tuttavia l’opportunità diventa quasi una strada obbligata per i persecutori e i maltrattanti colpiti dall’ammonimento, vale a dire da quel provvedimento che il questore può adottare una volta ricevuta e vegliata la segnalazione di una vittima o di qualcuno a lei vicino.
Nel 2019 la questura reggiana ha raccolto una settantina di segnalazioni inerenti a situazioni di maltrattamenti o di atti persecutori. Comportamenti che che in 23 casi sono sfociati in ammonimenti. Sedici riguardano uomini per i quali si configura il reato di stalking, i restanti 7 devono invece rispondere di violenza domestica.
Lo strumento amministrativo dell’ammonimento esiste dal 2008 ma soltanto di recente è stato potenziato con l’ingiunzione trattamentale, che indirizza gli uomini violenti a intraprendere un percorso di cambiamento
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