REGGIO EMILIA – Da un mega stabilimento fiore all’occhiello della Motor Valley a un insediamento di una o più realtà dell’agroalimentare. E’ lo scenario plausibile per l’area tra Gavassa e Prato di Correggio sulla quale era prevista la produzione delle auto di lusso elettriche a marchio Silk Faw.
La società proprietaria dei terreni, la Gavassa Srl, è in attesa dell’incontro fissato in Regione lunedì prossimo durante il quale i manager della società sino-americana dovrebbero chiarire una volta per tutte se la fabbrica sorgerà o meno. Nel caso l’esito sancisca un definitivo naufragio del progetto, verrebbero accelerate le trattative rimaste in sospeso con imprese che si erano fatte avanti per acquistare tutti o alcuni dei quattro lotti disponibili. Si tratta di marchi italiani dell’agroalimentare, che, una volta allestiti nuovi capannoni, puntano a realizzare prodotti finiti.
Intanto, il Comune di Reggio, durante la commissione pubblica che si è svolta su richiesta delle opposizioni, ha fatto chiarezza sul futuro di 7 ettari di terreno previsti come aggiuntivi dal punto di vista dell’edificabilità rispetto alle volumetrie originarie. Così aveva stabilito l’accordo di programma siglato dalle istituzioni locali e la Silk Faw. Accordo di programma che dev’essere approvato prima del varo del nuovo piano urbanistico generale, il cui iter si conclude tra circa tre mesi. In caso contrario, quei sette ettari torneranno agricoli. Una porzione se l’è già aggiudicata, tramite compravendita, la stessa Silk Faw che potrebbe così ritrovarsi dei campi nel proprio patrimonio.
Reggio Emilia comune reggio emilia Silk-Faw stabilimento silk faw gavassa