REGGIO EMILIA – Divieto di svolgimento di sport estremi sulla sommità della Pietra e accesso vietato con qualsiasi tipo di mezzo, anche mountain bike ed e-bike. La decisione presa dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano nei giorni scorsi ha portato un generale malcontento legato in particolare al timore di perdere attrattività turistica proprio nel momento in cui si comincia a pianificare un ritorno alla normalità dopo l’emergenza covid. Malcontento che ha manifestato in un primo momento anche il Comune di Castelnovo Monti, ma ora sembra ritornare il sereno. Nell’ultimo consiglio direttivo, dopo un confronto avvenuto tra il sindaco di Castelnovo Monti Enrico Bini e il presidente Fausto Giovanelli, il Parco ha disposto di aprire un tavolo di lavoro più ampio sulla Pietra e la sua frequentazione, gli usi consentiti, le necessità peculiari di tutela di un ambiente unico e delicato.
I problemi principali che hanno portato al drastico divieto sono essenzialmente due: il crescente utilizzo della cima per praticare sport estremi e la formazione di piste di percorrenza sul delicato manto erboso, a causa della diffusione esponenziale degli e-biker che, come evidenzia il Parco, “risalgono lungo sentieri adibiti a chi fa normale escursionismo a piedi, con rischio per la sicurezza delle persone”.
Giuliano Cervi del Comitato Etico della Pietra sottolinea inoltre come il comodato d’uso redatto tra Benedettini di Parma e Parco nazionale per la tutela della sommità della Pietra di Bismantova escluda l’uso per finalità economiche o non consone alla tradizionalità del luogo.
La delibera del Parco Nazionale e i relativi chiarimenti sono condivisi nel merito anche dal Consiglio Direttivo della Sezione CAI Bismantova che da tempo denuncia la necessità della regolamentazione del traffico automobilistico, delle aree di parcheggio e del rispetto del divieto ai mezzi motorizzati.