REGGIO EMILIA – Una condanna a meno della metà di quanto richiesto dall’accusa. Dai 14 anni chiesti dal pubblico ministero Laura Galli a una sentenza di 6 anni e 6 mesi a carico di Gaetano Lombardi che il 17 ottobre del 2020 seminò il panico in piazza dove esplose 9 colpi di pistola verso un gruppo di ragazzi colpevoli secondo la sua ricostruzione, di averlo offeso poco prima.
Per il giudice Silvia Guareschi è decaduto il reato di tentato omicidio. Lombardi resta colpevole di lesioni gravi e ricettazione dell’arma. L’udienza in tribunale, durata poco più di un’ora, ha messo per la prima volta di fronte il gruppo di ragazzi e il 44enne. Udienza a porte chiuse al termine del rito abbreviato. Lombardi, che già in passato si era scusato per il suo gesto, ha ribadito in aula con dichiarazioni spontanee il suo pentimento. I sette ragazzi, uno dei quali rimase ferito in modo serio, non si dicono ancora disposti a perdonare e a dimenticare. La paura e il ricordo di quello che è successo è ancora vivo.
La camera di consiglio per la decisione del giudice è durata circa 40 minuti. Tra 45 giorni le motivazioni di questa sentenza di primo grado su un fatto che aveva sconvolto la città e commentata cosi dal sindaco di Reggio, Luca Vecchi: “Fu un episodio che scosse la città, ma che trovò una pronta reazione da parte delle forze dell’ordine nell’individuare il responsabile. A una distanza ragionevole da quei fatti, oggi abbiamo una prima importante sentenza”.
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