REGGIO EMILIA – Rimarrà in carcere Gaetano Lombardi: così ha decisio il gip Dario De Luca, che questa mattina ha presieduto l’udienza di convalida dell’arresto del 43enne accusato di tentato omicidio plurimo e lesioni per la sparatoria di sabato sera in piazza Del Monte. L’uomo ha rilasciato le sue dichiarazioni davanti al giudice..
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Indosso, un giubbotto nero che non ha mai tolto. La mascherina invece l’ha abbassata, visto che ha scelto di parlare. E lo ha fatto per circa 40 minuti, Gaetano Lombardi, davanti al giudice Dario De Luca, durante l’udienza di convalida del suo arresto avvenuto nella notte tra sabato e domenica dopo la confessione: “Sì, sono stato io a sparare contro quei cinque giovanissimi in piazza Del Monte”, aveva detto quasi subito prima alla squadra mobile poi al sostituto procuratore Laura Galli. Aveva la pistola con sé, carica, già da inizio serata, cominciata con una pizza assieme al figlio piccolo che abita con la ex compagna. Nelle primissime ore aveva parlato di “maleducazione” da parte dei ragazzini, che lo avrebbero deriso una decina di minuti prima in piazza Martiti del 7 luglio. Nell’aula 3 del tribunale di Reggio ha aggiunto qualcosa al movente. A riferirlo è il suo avvocato Giovanni Bianco: “C’era stato un diverbio e aveva paura che lo aggredissero, e ha sparato”. E ancora: “La pistola? L’aveva trovata di fianco a un cassonetto in città, la portava con sé per diverbi avuti con l’ex convivente dell’ex compagna… comunque stiamo parlando di una 6,35, non di una pistola adatta a fare ben altre cose”.
Ma il giudice, convalidando l’arresto, ha deciso che il 43enne rimanga in carcere. Per ora la procura non contesta a Lombardi l’aggravante della premeditazione. L’uomo, originario di Acerra e che vive a Reggio da una decina di anni, operaio in ambito ferroviario, risponde quindi al momento di tentato omicidio plurimo, lesioni, ricettazione, porto abusivo di arma. “E’ pentito – chiosa il legale – gli è stato detto che il ragazzo è migliorato e questo gli è di conforto”.
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