REGGIO EMILIA – Abbiamo incontrato oggi, nello studio del loro avvocato, il legale reggiano Giacomo Fornaciari, alcuni dei giovani che sabato sera sono stati feriti da Gaetano Lombardi in piazza Del Monte. “Non siamo una baby gang, Lombardi non lo conoscevamo“, hanno tenuto a ribadire.
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Faissal Ouhia ha 19 anni ed è un miracolato. Un proiettile gli ha perforato la guancia destra ed è fuoriuscito, per fortuna senza gravi conseguenze. Qualche centimetro più in basso o più in alto e gli effetti sarebbero stati ben più seri, addirittura fatali. Faissal, come tutti gli altri componenti del gruppo di amici, ha origini marocchine, è studente, ed è perfettamente integrato.
“Non avevo mai visto Lombardi prima di quella sera- dice – è accaduto un litigio con un nostro amico, poi sembrava tutto risolto e invece…”.
L’amico coinvolto nel litigio con Lombardi è Salah Eddine, il 20enne del gruppo che ha riportato le ferite più gravi e che è ora ricoverato in ospedale. Tutto è nato – secondo la versione fornita dai ragazzi – nei pressi della fontana di piazza Martiri del 7 luglio. Lì Lombardi avrebbe pestato il piede a Salah, da lì il litigio e poi lo scontro con i due che finiscono a terra e vengono separati dagli addetti alla sicurezza che presidiavano una manifestazione in corso a poco distanza. Dopo poco meno di mezz’ora dopo Lombardi incontra nuovamente i giovanissimi in piazza del Monte e apre il fuoco. “Lo abbiamo incontrato nuovamente e ha preso la pistola da sotto la giacca e ha sparato”, dice Badr Satiar, 19 anni. “Noi maleducati? Non è un buon motivo per sparare a delle persone”, replica il 19enne Achraf Ayat.
Yassin è l’unico minorenne del gruppo, è stato ferito lievemente alla schiena e dice di non riuscire più a dormire da quella notte.
Ma quale baby gang, replicano i ragazzi, siamo solo un gruppo di amici usciti per trascorrere un sabato sera in compagnia. Sono ragazzi che studiano, tutt’altro che problematici, del tutto sconosciuti alle forze dell’ordine. Sbar Nassim, ad esempio nonostante fosse rimasto ferito, ha tenuto comunque tra lunedì e oggi ad andare a scuola, prima di fermarsi qualche giorno per far fronte a una serie di incombenze legate alla vicenda. “Ci ho tenuto a tornare a scuola perché avevamo delle lezioni di economia molto importanti, poi oggi ho comunicato al mio coordinatore di classe che sarò assente alcuni giorni”.
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