REGGIO EMILIA – Una palazzina ben curata in pieno centro storico, lungo Corso Garibaldi. Accanto c’è un negozio di ottica, di fronte un noto ristorante. All’interno dell’edificio una corte piuttosto elegante da cui si diramano tre scale.
Gaetano Lombardi è domiciliato qui, in affitto. C’è un laboratorio odontoiatrico, poi single o famiglie che trascorrono fuori l’intera giornata e tornano a casa la sera. “Non so chi sia”, dice una giovane donna incontrata nell’androne. A parlare è invece il titolare di una tabaccheria che si trova proprio di fronte al civico in cui abita Lombardi. Chiede di non essere ripreso, ma si dice incredulo su quanto accaduto: “Un bravissimo ragazzo, mai avuto l’impressione che fosse violento o aggressivo. Qui veniva spesso per fare fotocopie per la scuola del figlio”.
Lombardi sabato sera era uscito a cena, in una pizzeria, con il figlio piccolo che vive con la ex compagna, da cui è separato, poi lo aveva riaccompagnato da lei. Un rapporto burrascoso quello della ex coppia. Anche la donna vive in centro, ma in un’altra zona: più volte il 43enne aveva avuto dei litigi con lei sotto l’abitazione di lei o sul pianerottolo e non erano mancati neppure momenti di tensione con vicini che erano intervenuti per cercare di riportarlo alla calma.
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