REGGIO EMILIA – Nei giorni scorsi agenti della squadra mobile della polizia hanno svolto un servizio antidroga nei pressi del Conad di via Tolstoj a Canali dove, negli ultimi tempi, i residenti avevano segnalato un’intensa attività di spaccio di stupefacenti.
I poliziotti hanno notato, in particolare, una donna giungere a bordo di un’auto, parcheggiare senza però uscire dall’abitacolo. Dopo poco, è stata raggiunta da un uomo che le ha consegnato qualcosa in cambio di denaro e si è quindi allontanato. A quel punto, gli investigatori hanno seguito i due: la donna, italiana, è stata fermata poco dopo e ha subito consegnato un involucro contenente poco più di un grammo di cocaina; l’uomo, invece, è stato visto entrare in un appartamento di via Tassoni per poi uscire poco dopo, venendo fermato dai poliziotti.
Identificato in un 33enne marocchino già noto alle forze dell’ordine per precedenti in materia di stupefacenti, è stato perquisito: addosso aveva un altro mezzo grammo di cocaina. La perquisizione si è quindi estesa all’appartamento all’interno del quale c’erano, suddivisi in diversi involucri, circa 85 grammi di cocaina, 46 grammi di hascisc, 205 euro in contanti e due telefoni cellulari, un bilancino di precisione e materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente. Inoltre, era presente anche un “jammer”, ovvero un disturbatore di frequenze con otto antenne che, generando onde elettromagnetiche, rende di fatto inutilizzabili i dispositivi elettronici presenti nelle vicinanze.
Alla luce di quanto appurato, il pusher è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti mentre la droga e il “jammer” sono stati sequestrati. Comparso questa mattina in tribunale, il giudice ha convalidato l’arresto disponendo per lui la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Reggio Emilia in attesa del processo.