REGGIO EMILIA – Tasse non pagate, rate del mutuo saltate, finanziamenti difficili da onorare, il mantenimento o lo studio dei figli, improvvisi problemi di salute, il calo del reddito dovuto alla crisi economica prima e dagli effetti delle chiusure per Covid poi. Situazioni molto diffuse, più di quanto si pensi, vissute spesso nella solitudine e nella vergogna di non riuscire a onorare i propri impegni, mettendo in difficoltà la famiglia.
Si entra in un tunnel della disperazione, non sono pochi i suicidi di chi non vede una via d’uscita. Per aiutare a dirimere e risolvere queste situazioni è attivo anche a Reggio l’Occ, l’Organismo di Composizione della Crisi da sovraindebitamento. La referente di questo soggetto del Consiglio dell’Ordine forense provinciale è l’avvocato Maura Simonazzi che segue queste delicate situazioni assieme ad altri 23 colleghi. Una trentina i casi trattati da quando questa attività è iniziata a luglio 2019. Tra i primi casi quello di un artigiano schiacciato dai debiti e in evidente difficoltà: “Il giudice ha deciso che questo signore poteva, con un contributo di 400-500 euro mensili, vendere la casa al miglior offerente, in modo da pagare la banca, mantenere la società in cui continuerà a lavorare con il fratello e recuperare anche la salute mentale”.
E’ la legge 3 del 2012 rivista poi nel 2020, che definisce cosa si intende per sovraindebitamento e cioè “l’impossibilità di fare fronte agli obblighi economici man mano che questi vengono a scadenza a causa dell’inadeguatezza dei propri redditi”; per essere aiutato, il debitore deve però aver operato con impegno e correttezza. Si tratta di un problema sociale e a mettere sempre l’ultima parola sono i provvedimenti del giudice. “L’emergenza Covid ha amplificato la situazione – ha concluso la Simonazzi – Tante persone hanno perso anche quel piccolo reddito che avevano. Certamente, il sovraindebitamento riguarda intere fasce di reddito basso. Noi, come organismo, cerchiamo una soluzione alla crisi finanziaria delle persone”.
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