REGGIO EMILIA – Avevano sfruttato l’allarme sanitario e la paura legata al Covid per applicare rincari sino al 400% su mascherine e gel igienizzanti che in quel momento, era il 2020, erano diventati necessari ma introvabili. Sette i denunciati per frode in commercio e vendita di prodotti con segni mendaci, truffa, falso e ricettazione. Sequestrate oltre 280mila mascherine che questa società reggiana stava per commercializzare.
Si tratta di una delle operazioni che rientrano nell’intensa attività svolta dalla guardia di finanzia reggiana nell’ultimo anno e che è stata ricordata nell’ambito del 247° anniversario della fondazione di questo corpo delle forze armate. Una festa in tono minore quella svolta nella caserma “Borghi”, sede del comando provinciale di via Mazzini e alla presenza del prefetto, Iolanda Rolli.
A tracciare il bilancio operativo è stato il comandante provinciale, colonnello Edoardo Moro. Sono stati 45mila i controlli per il rispetto delle misure di contenimento della pandemia. Poi, le indagini per la tutela della spesa pubblica: denunciate 23 persone che, dichiarando il falso, avevano ottenuto il reddito di cittadinanza per 260mila euro indebitamente percepiti. Altre 35 le denunce verso persone che, con false autocertificazioni, avevano ottenuto esenzioni del ticket sanitario per 11mila euro. Scoperti anche 13 evasori totali.
Nel 2020, in tutto, sono state denunciate 234 persone e 21 gli arrestati per gravi reati tributari con richieste di sequestro per 11 milioni di euro. In particolare, è stata scoperta una maxi frode fiscale nel settore dell’edilizia e del trasporto merci da parte di soggetti già coinvolti nelle indagini Grimilde e Aemilia. Avevano messo in piedi un giro di fatture false per oltre 5 milioni di euro: scattate misure interdittive a carico di due imprenditori reggiani con l’operazione “Light Off” per frode fiscale e sequestro di beni per 2 milioni.
Con l’operazione ‘”Fuori tutto” è stato invece smantellato un ampio fenomeno di riciclaggio internazionale che aveva coinvolto 35 aziende tra Reggio Emilia, Ravenna, Milano e Napoli. Imponente poi l’operazione “Billions”, svolta in sinergia con la polizia: 51 misure cautelari per bancarotta e frode fiscale e sequestro di 24 milioni di euro per questa organizzazione con base a Reggio Emilia che movimentava capitali su altre imprese all’estero. Nell’ambito delle indagini sulla pubblica amministrazione, ricordata l’operazione “Re Cleaning” per una serie di appalti da 27 milioni di euro elargiti, secondo le accuse, attraverso bandi confezionati su misura.
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