REGGIO EMILIA – Spesso, davvero troppo spesso, con un ritmo praticamente quotidiano, in questi ultimi 15 mesi la stampa è stata letteralmente costretta dagli eventi a dare notizie e aggiornamenti perlopiù di carattere negativo.
Notizie che parlavano di pandemia, morti, contagiati, di sempre più persone strette nella morsa della povertà a causa del Covid, di solitudine anche nel momento del trapasso. E non perché a noi piacesse così, anzi, ma perché erano gli eventi a dettare l’ordine gerarchico sul nostro sito e sugli altri organi di informazione. Dal momento, tuttavia, che siamo ben consci del fatto che ci sia un grande bisogno di sentire o leggere buone notizie, storie a lieto fine e progetti di solidarietà e inclusione reali, abbiamo deciso di istituire una sorta di nuova rubrica per mettere in vetrina queste storie e far capire ai lettori che Reggio Emilia, l’Italia, l’Europa e il mondo intero non sono solo negatività ma che, parafrasando il titolo di una canzone di George Harrison, il sole sicuramente tornerà a splendere.
Abbiamo parlato di progetti di solidarietà e inclusione. Nel novero rientra assolutamente l’associazione Granello di Senape, nata il 23 luglio dell’anno scorso per offrire aiuto alla comunità reggiana che, durante il periodo di pandemia, ha registrato un incrementato del numero di persone emarginate dalla società a causa di problemi economici, linguistici e sociali. Si tratta di una realtà composta da numerosi giovani con tanta voglia di fare e che ha al timone l’ex calciatore Elvis Abbruscato, ora allenatore della nazionale maschile Under 18.
“Fino a poco tempo fa – racconta – siamo stati ospiti di una comunità cristiana al Carrozzone, dove abbiamo iniziato la nostra attività collaborando con gli assistenti sociali del polo Ovest che ci hanno inizialmente affidato 6 famiglie. A quest’ultime sono stati donati mensilmente beni di prima necessità allo scopo di alleviare il disagio economico. A oggi le famiglie a nostro carico sono 12 e questo numero è destinato a salire”.
Con i pochi mezzi a disposizione e attraverso donazioni e autofinanziamenti degli stessi soci, lo scorso 29 maggio è stata inaugurata la sede dell’associazione, al civico 18 di via Piccard. “Stiamo già attivando nuove attività: doposcuola per bambini (gratuito per le famiglie in difficoltà) che partirà da luglio, laboratori di cucina, musica, arte e molto altro pensati al rientro dalle vacanze a settembre. L’obiettivo è alleviare la sensazione di solitudine, di povertà ed emarginazione che si è intensificata in quest’ultimo anno e portare bambini, ragazzi e adulti a una vera integrazione sociale, facendo emergere il valore e le capacità di ogni singolo individuo. Recentemente, abbiamo accompagnato una ragazza madre, completamente sola, fino al parto e questo è stato motivo di enorme soddisfazione. Vogliamo aiutare le persone a uscire dallo stato di povertà, sia reale che mentale. Il nostro motto è ‘io non ti lascio da solo, perché è questo che desideriamo: che tutti possano contare su qualcuno”.
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