REGGIO EMILIA – I creditori della galassia Ferrarini i cui crediti non sono assistiti da privilegio dovranno armarsi di pazienza per recuperare anche solo una piccola parte delle somme loro dovute. Ma tra i professionisti che hanno lavorato alle procedure concorsuali qualcuno ha cominciato ad incassare i compensi previsti dall’incarico. Come si ricorderà, le aziende del gruppo sono tre – Ferrarini, Vismara e Società Agricola Ferrarini – e tutte e tre sono in concordato preventivo. L’indebitamento complessivo è di 600 milioni di euro, ma le procedure concorsuali sono distinte.
Il 9 febbraio scorso l’Ufficio fallimentare del Tribunale di Reggio – presidente Francesco Parisoli, giudici Niccolò Stanzani Maserati e Simona Boiardi – ha liquidato il compenso del commissario giudiziale della Società Agricola Ferrarini, il commercialista Federico Spattini. Questi ha chiesto di essere pagato per il lavoro svolto tra il luglio 2019 e il giugno 2020, quando l’azienda ha rinunciato al concordato per poi riproporne un altro. Il compenso è calcolato tenendo conto dell’attivo presumibilmente realizzabile e del passivo accertato. In questo caso, l’attivo è di 59 milioni e il passivo di 225. Sebbene il compenso sia stato liquidato nella misura minima, il risultato è di circa 450mila euro, più rimborsi e Iva. Nel giugno dell’anno scorso la Società Agricola Ferrarini ha presentato una nuova domanda di concordato. Commissario giudiziale è stato nominato nuovamente Federico Spattini. Resta da vedere se il concordato verrà considerato unico o se il Tribunale distinguerà le due procedure. In questo caso, i compensi complessivi per il commissario giudiziale potrebbe superare il milione di euro.
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